A Gorizia, nella Sala Tullio Crali, il 23 ottobre si è inaugurata la mostra L’eredità della vita – il clima è una scelta: salviamo il futuro.
Il 23 ottobre, nella Sala Tullio Crali, “L’eredità della vita” ha inaugurato la sua tappa goriziana all’interno del Festival del Dialogo Interreligioso “Terre di Pace – Oltre i confini, il futuro”, parte del progetto GO!2025.
Nei primi giorni, la mostra ha accolto oltre 420 visitatori, tra studenti e cittadini, diventando uno spazio di incontro e ascolto tra culture e fedi diverse. Durante l’inaugurazione, Patrizia Artico, assessora per GO!2025, ha spiegato che il progetto è nato dal dialogo del gruppo interreligioso con la partecipazione dei rappresentanti delle principali fedi presenti sul territorio e lo ha definito come “l’altro Futuro, l’Utopia possibile” sottolineando che la presenza stessa di tutti i rappresentanti all’inaugurazione è stata un evento straordinario.
Roberto Bonora, Ministro di culto della Soka Gakkai, è intervenuto augurandosi che questa collaborazione rappresenti l’inizio di un percorso condiviso, volto a promuovere coscienza, partecipazione attiva e senso di responsabilità nella cittadinanza: “insieme possiamo generare azioni concrete per il bene comune e costruire una società sempre più attenta alla dignità della vita e della sostenibilità” sottolineando che l’umanesimo buddista accanto alla dignità della vita pone la consapevolezza dell’interconnessione fra tutti gli esseri viventi e che progetti educativi come questo aiutano a comprendere che ogni azione conta “convinti che seminare una nuova chiarezza nei cuori delle persone sia il mezzo più efficace per trasformare il mondo”.
Infine Giulia Pellizzato, della Fondazione Be the Hope che ha prodotto la mostra, ha illustrato lo spirito più profondo della mostra, rivolgendosi direttamente ai giovani in sala: “il motto della mostra è pensare globalmente – cambiare interiormente – agire localmente, il desiderio è che queste idee camminino sulle gambe di ciascuno di voi e l’obiettivo che l’educazione ambientale arrivi a tutte e a tutti non solo a chi è a scuola ma all’intera comunità.”
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza di tutti i rappresentanti religiosi: don Santi Grasso, per l’Arcidiocesi di Gorizia; Paolo Levi della Comunità ebraica, Jens Hensen, Pastore valdese; Roberta Cumin e Alvise Riccato dell’associazione Al Huda.
Gli studenti escono sempre dalla Sala Crali sorridenti portandosi un regalo ciascuno (lo staff regalini ha preparato meraviglie) e lasciando pensieri e cuori sul quaderno all’ingresso.
Report di Silvia Palombi