La mostra “L’eredità della vita” è stata esposta a Chiavari dal 20 al 31 ottobre, nonostante le forti piogge e le allerte meteo. Più di 1000 persone hanno visitato l’evento, accompagnate da volontari e volontarie che hanno aiutato studenti e cittadini ad approfondire il tema del cambiamento climatico e a riflettere su come agire concretamente nelle loro vite quotidiane. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della regione liguria, del comune di Chiavari e dell’università di Genova.
L’esposizione ha creato un importante spazio di dialogo e incontro. Grazie alla collaborazione con l’associazione Nassa Rapallo sono state realizzate diverse iniziative collaterali.
(al contributo di associazioni come Rizomi, Fridays for Future e Nassa Rapallo. La mostra è stata supportata da progetti come la comunità energetica Cer Sole e Ricibo, e patrocinata dalla Città di Chiavari, dalla Regione Liguria e dall’Università di Genova.)
Tra gli eventi principali, Federico Martinoli (Cer Sole), Camilla Ponzano e Davide Maestroni (Fridays for Future) hanno discusso delle comunità energetiche a partire dall’esperienza concreta della comunità energetica Cer Sole a Genova. Giorgio Bavestrello e Mariachiara Chiantore, professori dell’Università di Genova, hanno illustrato l’impatto del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini e nuove strategie di restauro ecologico.
I giovani di Nassa Rapallo hanno animato uno swap party, uno scambio di abiti usati anche riflettere sull’impatto del settore dell’abbigliamento e hanno coordinato un World Café per costruire proposte concrete per il Tigullio.
Il 29 ottobre, Fabio Costantini, che si definisce agricultore, ha presentato il suo progetto di agricoltura sinergica nelle fasce di Rapallo. A seguire la riflessione si è spostata sullo spreco alimentare in una tavola rotonda coordinata dai giovani di Nassa Rapallo con l’intervento di Roberta Massa della rete Ricibo e di rappresentanti dell’associazione Rizomi.
Infine, Elisabetta Colagrossi ha moderato un dialogo interreligioso con rappresentanti buddisti, cattolici, protestanti e islamici, concludendo con la proposta di creare una consulta interreligiosa stabile.