Per l’anno scolastico 2024-2025 la campagna “Cambio io, cambia il mondo. Pensare globalmente, cambiare interiormente, agire localmente” ha promosso un progetto educativo incentrato sui temi e i contenuti della mostra sulla crisi climatica “L’eredità della vita. Il clima è una scelta: salviamo il futuro” che coinvolge classi di scuole medie e superiori in un percorso arricchito da attività laboratoriali e collaborative per ispirare studentesse e studenti ad agire con speranza e ottimismo
Una rete di scuole e volontari
Alla prima edizione partecipano otto istituti scolastici di cinque città diverse – Cesena, Cervia, Roma, Pontassieve e Livorno – per un totale di circa 680 studenti. Il progetto è supportato da una rete di circa cinquanta volontari, che affiancano gli insegnanti e lo staff della campagna nella conduzione delle attività in aula.
L’obiettivo è di offrire ai partecipanti uno spazio di apprendimento, riflessione critica e dialogo, dove ciascuno e ciascuna possa sperimentare un modo di vivere contributivo, in cui la dignità di generazioni presenti e future sia rispettata e valorizzata, imparando a scegliere più consapevolmente come vivere la propria vita.
Attività in aula: mostra interattiva e lavori di gruppo
Le attività si svolgono in classe e il programma prevede due modalità di intervento: un incontro singolo, in cui studentesse e studenti sperimentano la mostra “L’eredità della vita” interattivamente tramite varie attività, o un ciclo di tre incontri. In quest’ultimo caso, partendo sempre dalla visita della mostra, i ragazzi analizzano le questioni cruciali del proprio territorio in tema di sostenibilità e tramite uno strumento di “design thinking” lavorano insieme per ideare delle proposte di intervento, che vengono presentate e discusse. In questo modo ogni partecipante ha uno spazio per riflettere su come è coinvolto nella crisi climatica e che cosa può fare per intervenire, confrontandosi con problemi reali e con le complessità che li caratterizzano in dialogo con gli altri.
Stiamo ricevendo feedback estremamente positivi sia dai docenti, sia da studentesse e studenti. Alla domanda “che cosa ti ha interessato/-a di più?” i ragazzi hanno risposto “sviluppare un’idea per risolvere un grande problema assieme ai miei compagni”, “pensare a dei problemi attuali di cui spesso non ci rendiamo conto perché riguardano la vita di tutti i giorni”, e ancora “mi ha interessato molto l’idea che il cambiamento comincia dentro di noi. Se cambiamo il nostro modo di pensare e agire, possiamo fare la differenza nel mondo, anche con piccoli gesti locali”.
Diversi insegnanti hanno integrato i materiali e le attività della campagna nel curriculum, e hanno espresso il desiderio di partecipare nuovamente in futuro. In alcune classi le proposte dei gruppi di lavoro sono diventate iniziative che studenti e insegnanti hanno espresso il desiderio di portare avanti in autonomia. In altri casi, la discussione in classe ha portato alla decisione di partecipare (o riprendere a partecipare) a iniziative locali a tema ambientale.
Tramite strumenti di riflessione di vario tipo lo staff della campagna, i volontari, gli studenti e i docenti stanno approfondendo vari aspetti legati alla sostenibilità e al cambiamento climatico, imparando gli uni dagli altri e sperimentando la filosofia pedagogica di Tsunesaburo Makiguchi, Josei Toda e Daisaku Ikeda, educatori e presidenti fondatori della Soka Gakkai.
Conclusione
Attraverso il confronto tra studenti, studentesse, docenti e volontari che il progetto educativo della campagna “Cambio io cambia il mondo” diventa l’occasione per apprendere in modo condiviso e riflettere sul ruolo dell’educazione nell’affrontare le sfide ambientali. Su “Il Nuovo Rinascimento” è stata pubblicata un’intervista a Giulia Pellizzato, coordinatrice delle attività educative della campagna, in cui racconta come è nato il progetto, le metodologie utilizzate e i primi risultati raccolti.